Un parere personale e non richiesto su #clubhouse

Gianluigi Cogo
Webeconoscenza
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3 min readFeb 4, 2021

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1) Devi avere tanto tempo da perdere. Davvero tantissimo. Ergo non l’ho mai aperto durante il job time, ma solo prima di cena e raramente dopo cena;

2) Credo sia impossibile utilizzarlo al lavoro per cazzeggiare in pausa caffè o per prendersi due minuti di pausa dalla routine lavorativa. In quel caso meglio leggere due tweet o scrollare il wall di #facebook, son meno ruffiani e li spegni quando vuoi (cit.);

3) Disattivate le notifiche. Io l’ho fatto perchè altrimenti cancellavo dai contatti certi amici dei quali non mi capacito come facciano a passare tutto il tempo li dentro, saltellando da una stanza all’altra;

4) Gli argomenti che vengono trattati in Italia son prevalentemente snob e da fighetti della serie ‘siam arrivati per primi noi (#earlyadopter), che disgrazia se arriveranno i tamarri’ oppure ‘vi ricordate quanto bello era #Frienfeed all’inizio’, ecc. ecc.

5) E’ iniziata la corsa ad accaparrarsi i nomi dei club. Fa tanto #cybersquatting, ma per ora mi lascia indifferente;

6) Quando sei invitato a parlare e ti lasci attirare in una discussione, il vero problema diventa come andarsene. Non puoi farlo mentre gli altri stan parlando, perchè dovresti interromperli. Resta solo la fuga vigliacca. Brutta cosa.

7) Arrivano i #vip, non arriveranno i #vip. A dire il vero son già arrivati ed è un bene, perchè solo i vip portano follower, altrimenti se crei una tua room devi rompere gli zebedei a tutti con gli inviti (e dunque sparando notifiche a raffica). Invece se organizzi una room in #cosharing con un vip o l’influencer di turno (scegliete voi l’ordine) l’algo di #clubhouse invita automaticamente tutti i follower a seguirne la diretta.

8) E’ una radio, è un podcast, è zoom senza video? Ne ho sentite tante di ipotesi e di elucubrazioni inutili. E’ semplicemente #clubhouse e, per ora, non ha nemmeno un suo modello di business. Nel senso, ad oggi, non c’è possibilità di piazzare prodotti e adv degli stessi. Bho! Magari se lo compra qualcuno o nessuno e, sinceramente, chi se ne frega.

9) I #millenials e i #boomers. Altra sega mentale che circola in quelle stanze. Il tempo dirà chi ha ragione. Personalmente vedo i millenials svantaggiati perchè manca la materia prima: immagini, video, musica, balletti, ecc. Ma chi son io per far predizioni?

10) Uso professionale. Why not? Ad esempio una conferenza stampa o una tavola rotonda, ma anche una audio chat privata (ok, già ci son mille strumenti, ma questo ha un controllo sulla priorità vocale davvero incredibile e val la pena di provarlo). E poi c’è lo sviluppo possibile di community tematiche. Forse l’ennesimo servizio che le abilita. O solo il più recente.

11) Personal radio. Si certo, perchè no? Ma devi essere pensionato o disoccupato. E poi le strategie di engagement quali sarebbero? Non son convinto che basti la qualità dei contenuti. Per farla breve, crearsi un club (che poi diventerebbe una trasmissione radio) è uno dei traguardi a cui ambiscono gli influencer in pectore di #clubhouse

12) #Iphone e basta. Problema attuale ma credo verrà risolto, dunque state calmi e non scatenate guerre di religione.

13) Uno sguardo dall’altra parte dell’oceano l’ho già dato. Davvero impressionante. Al confronto siam 4 sfigati che se la tirano ma che coltivano orticelli ridicoli. Ho visto stanze con migliaia di ascoltatori e decine e decine di relatori davvero tosti. Silenzio da parte di tutti gli ospiti, rispetto del turno. Tantaroba, davvero. I temi? Finanza e #criptovalute, digital marketing, sostenibilità ambientale, media e politica e chi più ne ha più ne metta.

14) La voce. Il parlarsi, il sentirsi senza messaggiare e senza poter correggere il messaggio, cancellarlo e/o giustificarsi. Insomma il bello della diretta e il rischio della stessa. Questo è davvero un bel ritorno, almeno per gli agé come il sottoscritto.

15) Io non faccio previsioni, non so farle e non ho dati per farle. Forse l’hype si ridurrà, ma è certo che la situazione di costrizione e reclusione in casa ha aiutato chi ha avuto questa idea. Vedremo cosa riserverà il futuro e, as usual #loscopriremosolovivendo

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