Intelligenza Artificiale: i tool a disposizione delle HR

Gianluigi Cogo
Webeconoscenza
Published in
2 min readApr 5, 2023

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Originariamente pubblicato su https://hr-link.it il 5 Aprile 2023.

Se l’intelligenza artificiale è uno dei temi più caldi e per certi aspetti più controversi di questo periodo — basti pensare al momentaneo stop del garante italiano a ChatGpt accusato di recente di violazione della privacy — è indubbio che la trasformazione digitale prospetta un cambio epocale anche nel mondo aziendale, dai business model alla gestione dello staff. Si è parlato anche di questo durante la tappa romana del 14 marzo scorso dello Smart Working Day, l’evento punto di riferimento per le tematiche legate al lavoro agile.

L’intelligenza artificiale a supporto degli HR: i tool

Il mercato mette già a disposizione dei manager HR numerosi software basati sull’intelligenza artificiale e machine learning per diverse attività.

Per esempio, si trovano tool per:

  • la fase di recruitment e talent acquisition
  • employee retention
  • il feedback management
  • il team management

Secondo la ricerca “AI at work” 2021 di Oracle l’82% dei dipendenti crede che i robot saranno in grado di supportare la loro carriera meglio degli esseri umani, mentre l’85% desidera farsi supportare dalla tecnologia per definire la propria vita lavorativa. Grazie all’uso dell’AI, i tool sono in grado di fornire analisi su soddisfazione sul lavoro, assenteismo o intenzioni comportamentali, per prevedere movimenti futuri.

Infine, tool di AI sono stati progettati al fine di automatizzare alcuni processi di team management. Per fare un esempio, la nuova versione di MS Teams potenziata con l’AI presenta diverse funzionalità come la redazione automatica degli output di una riunione, con la possibilità di etichettare gli incontri in diverse lingue così come i singoli interventi per poterne estrarre successivamente i contenuti.

AI e risorse umane, lo scenario attuale e futuro

“L’attenzione per le intelligenze artificiali sta imponendo un necessario e radicale cambiamento degli scenari legati alla mappatura delle competenze e al successivo mansionamento delle figure professionali” ha spiegato Cogo. “Gli output che questi servizi generano necessitano di attenzionamento, verifica, controllo e ovviamente personalizzazione ai fini e per lo scopo che ogni organizzazione si prefigge. Ciò permetterebbe o permetterà in futuro di poterli inserire come morsetti (tecnicamente attraverso API, ‘Application Program Interfaces’) nei sistemi informativi aziendali al fine di gestirli, armonizzarli e controllarli, lasciando alle AI stesse il solo compito di dimostrare la propria capacità elaborativa e di sfruttamento della conoscenza massiva acquisita”.

Originally published at https://www.hr-link.it on April 5, 2023.

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