Decalogo per lo smart worker

Gianluigi Cogo
Webeconoscenza
Published in
3 min readMar 23, 2020

--

Diciamola tutta, quello attuale e forzato, non è smartworking. Assomiglia più a un telelavoro condito con dosi massicce di BYOD.

Eppure tira. Tira nella comunicazione politica, istituzionale e ovviamente tira anche in quella giornalistica.

Purtroppo, quello applicato alla maledetta emergena COVID-19, è basato sulla ricerca spasmodica della continuità dei processi e ha poco a che fare con la fiducia, gli obiettivi, i risultati e il valore.

Ma soprattutto, non ha nulla a che vedere con la conciliazione e il work-life balance.

Detto questo, milioni di persone oggi hanno a che fare con la remotizzazione del lavoro e si stanno improvvisando novelli smart worker. Prendiamone atto e proveremo a capitalizzare il tutto, successivamente.

Alcuni giorni fa, durante uno dei webinar che ho tenuto sul tema, me ne sono uscito con questa frase: ‘Diventare improvvisamente SMART non è facile, ma è necessario comprendere che per raggiungere risultati abbastanza soddisfacenti, e il più possibile prossimi a quelli a cui ognuno è abituato, anche l’arte di industriarsi, arrangiarsi e sperimentare può diventare importante. Come ovviamente anche il passaparola e l’aiuto reciproco.’

La rivendico ancora perchè vorrei che si associasse il termine smart alla duttilità.

Detto questo, passiamo ora a un mio personale decalogo che scrivo qui per aiutare me stesso e chiunque sia salito a bordo in questo terribile momento:

1. Il tempo è una risorsa preziosa. E il tempo degli altri è prezioso quanto il tuo. Perciò non spedire mail inutili solo per notificare a tutti che sei sul pezzo e stai salvando il pianeta.

2. Non cercare la perfezione. Non ti è chiesto di controllare e migliorare continuamente tutto. L’obiettivo è andare avanti e raggiungere i risultati, non vincere il Nobel.

3. Scegli l’ambiente più idoneo. In casa le distrazioni sono inevitabili, dunque non devi disperarti, ma puoi sempre cercare momenti e soprattutto spazi per lavorare in tranquillità quando diventa assolutamente necessario.

4. Lavorare da remoto non significa lavorare sempre. E’ necessario stabilire delle priorità e demandare ai giorni successivi ciò che non si riesce a fare. L’ossessione di chiudere i task è dannosa! Sei utile, ma non sempre indispensabile.

5. Tieni al sicuro dati, informazioni, apparati e soprattutto le password. A casa non sei solo e spesso devi condividere con gli altri i mezzi con i quali lavori. Utilizza profili diversi sul computer domestico, distruggi i documenti con dati sensibili dopo l’uso, e non lasciare stampe in giro.

6. Trova il tuo ritmo. In ufficio la giornata è scandita da ritmi e liturgie consolidate (entrata, pausa caffè, riunione, pausa pranzo, pause caffè, uscita, etc.). A casa dovrai trovare la soluzione più idonea, altrimenti ti scorrerà via il tempo senza godere delle dovute pause, necessarie per recuperare concentrazione e produttività.

7. Concilia vita e lavoro. Metti al primo posto la vita, la salute (fai un po’ di attività fisica ogni giorno), gli affetti e la felicità. Se non sei felice anche il lavoro ne risente.

8. Condividi. Se hai imparato dei trucchi per lavorare meglio (specialmente con gli strumenti e i servizi digitali) condividili con tutti. Se hai dubbi, paure, incertezze e scarse competenze, manifestale! In modo che gli altri possano aiutarti.

9. Organizzati per le web conference. Scegli un posto da cui parlare con uno sfondo appropriato e luminoso, nonchè lontano dai rumori domestici. Usa un dress code semplice ma sobrio. La web conference in tuta da ginnastica con il frigorifero alle spalle non si può vedere.

10. Organizza e pianifica. Mai più come ora, avrai tutto questo tempo a disposizione. Usalo! I tuoi file nel cloud come sono organizzati? La tua rubrica telefonica, da quanto non la controlli? E l’antivirus è aggiornato? L’ultima volta che hai controllato il sistema operativo e le applicazioni? E perchè no, le foto digitali, la musica sullo smartphone. Ce la puoi fare!

--

--